Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11526 del 23 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11526PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato può essere desunto da un quadro indiziario grave, preciso e concordante, anche in assenza di prove dirette, qualora l'utilizzo del nome di un soggetto latitante per finalità estorsive risulti oggettivamente non plausibile, in quanto pregiudicherebbe la credibilità e gli equilibri dell'associazione criminale, e sussistano ulteriori elementi indiziari quali la frequentazione della casa del concorrente da parte dei correi e i rapporti di parentela tra questi ultimi e il concorrente stesso. La motivazione per relationem, che richiama gli accertamenti e le argomentazioni contenuti nella sentenza di primo grado, è pienamente legittima quando si inserisce in un contesto che disattende i motivi di gravame, essendo le due pronunce conformi nel ritenere la responsabilità penale dell'imputato. Inoltre, la sentenza d'appello che, escluso uno dei reati, riduca la pena detentiva inflitta in primo grado ed aumenti quella pecuniaria, non viola il divieto di reformatio in peius, purché l'entità finale della pena non risulti superiore a quella complessivamente irrogata in prime cure.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CARMENINI Secondo Liber - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ca. Ni. ;

avverso la sentenza 5.2.10 della Corte d'Appello di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. Antonio Manna;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. Carmine Stabile, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore - Avv. Ducci Domenico -, che ha concluso per l'annullamento dell'impugnata sentenza in …

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