Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 500 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:500SENT

Massima

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Il procedimento di sanatoria edilizia, pendente al momento dell'impugnazione dell'ordinanza di demolizione, determina l'improcedibilità del ricorso giurisdizionale avverso tale provvedimento, in quanto l'esito favorevole della domanda di sanatoria renderebbe inefficace l'ingiunzione di demolizione, mentre il suo rigetto imporrebbe all'amministrazione di riesaminare l'intera fattispecie ed emanare un nuovo provvedimento sanzionatorio, con assegnazione di un nuovo termine per l'esecuzione. Tale soluzione è coerente con i principi di logicità e razionalità dell'ordinamento, in quanto non appare conforme consentire la distruzione di un bene di valenza economica che potrebbe essere assentito a seguito della definizione favorevole del procedimento di sanatoria.

Sentenza completa

N. 02045/2002
REG.RIC.

N. 00500/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02045/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2045 del 2002 proposto da ((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dall'avv. ((omissis)) con domicilio eletto presso lo stesso a Salerno in via F. Manzo n. 11;

contro

Comune di Nocera Superiore, in persona del Sindaco p.t. – non costituito in giudizio -

per l'annullamento: 1) del provvedimento n. 5 del 17 maggio 2002, col quale il Responsabile del Settore Assetto e Sviluppo del Territorio del Comune di Nocera Superiore ha disposto la demolizione delle opere edilizie realizzate in via Cupa Pareti; 2) del verbale di accertamento prot. n. 1053 del 18/4/2002 d…

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