Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37575 del 11 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:37575PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La diffamazione commessa mediante l'invio di fax contenenti accuse infondate e offensive nei confronti di un pubblico ufficiale non può essere scriminata sulla base di condizioni di salute o di turbamento psicologico dell'imputato, in assenza di una comprovata incapacità di intendere e di volere al momento del fatto. L'elemento psicologico del reato di diffamazione, ovvero la volontà di offendere l'altrui reputazione, sussiste anche qualora l'imputato abbia agito in uno stato di grave turbamento, purché sia accertata la sua capacità di comprendere la portata delle proprie azioni e di autodeterminarsi. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, deve tenere conto delle condizioni psicofisiche dell'imputato, ma non può ritenere scriminata la condotta diffamatoria sulla base di meri allegati difensivi, in assenza di una comprovata incapacità di intendere e di volere. Pertanto, la diffamazione commessa mediante l'invio di comunicazioni offensive e calunniose nei confronti di un pubblico ufficiale, anche in presenza di condizioni di salute precarie o di turbamento psicologico dell'imputato, integra il reato di diffamazione, qualora non sia accertata una concreta e comprovata incapacità di intendere e di volere al momento del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luig - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) TA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 15/11/2005 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

udito il P.G. in persona del Dott. CIANI G., che ha concluso per l'inammissibilita';

udito il difensore, avv. MARTIRE A..

RITENUTO IN FATTO E DIRITTO

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