Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27683 del 26 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:27683PEN

Massima

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Il reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater c.p. si configura quando l'agente abbia la disponibilità, intesa come possibilità di libera utilizzazione, di tale materiale, indipendentemente dalla sua effettiva diffusione o dal pericolo di diffusione. La condotta penalmente rilevante consiste nella mera detenzione consapevole del materiale, a prescindere dalle finalità perseguite dall'agente, essendo sufficiente la consapevolezza della detenzione. La nozione di "disponibilità" è più ampia e sfumata rispetto a quella di "detenzione", ricomprendendo anche la semplice visione temporanea di immagini scaricate da internet. La fattispecie di cui all'art. 600-quater c.p. è integrata anche dalla condotta di procurarsi il materiale pedopornografico mediante download da siti internet a pagamento. La diversa formulazione della norma introdotta dalla riforma del 2006, che ha sostituito il riferimento alla "disponibilità" con quello alla "detenzione", ha fornito un'interpretazione autentica della precedente disposizione, nella quale la "disponibilità" era già intesa come "detenzione". Pertanto, la mera detenzione del materiale pedopornografico, senza necessità di un suo futuro utilizzo, integra il reato previsto dall'art. 600-quater c.p., anche nella formulazione precedente alla riforma del 2006.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4200/2012 CORTE APPELLO di ROMA, del 29/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/06/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di appello di Roma, con sentenza del 29…

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