Il mancato avviso all'imputato dell'udienza fissata per la trattazione del ricorso di legittimità, in assenza di una sua preventiva rinuncia agli altri motivi di appello diversi da quelli inerenti al trattamento sanzionatorio, integra un vizio di violazione del contraddittorio che comporta l'annullamento dell'ordinanza impugnata e la trasmissione degli atti per la conseguente trattazione del giudizio di legittimità, in quanto la Corte di cassazione avrebbe dovuto garantire all'imputato l'instaurazione quantomeno del contraddittorio cartolare previsto dall'articolo 610 c.p.p., comma 1, non potendo applicare il rito deformalizzato di cui all'articolo 610 c.p.p., comma 5-bis, in assenza del presupposto processuale della definizione dell'appello anche per l'imputato mediante il concordato ex articolo 599-bis c.p.p. La mancata distinzione dei relativi percorsi processuali tra i diversi imputati, nonostante la differente posizione processuale di ciascuno di essi, integra un error in procedendo che legittima il rimedio straordinario di cui all'articolo 625-bis c.p.p.