Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46253 del 19 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:46253PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere si configura quando vi è la predisposizione di un'organizzazione strutturale, sia pure minima, di uomini e mezzi, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, nella consapevolezza, da parte dei singoli associati, di far parte di un sodalizio durevole e di essere disponibili ad operare per l'attuazione del programma criminoso comune. L'elemento oggettivo è costituito da un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei delitti concretamente programmati, e dall'indeterminatezza del programma criminoso, che non viene meno per il solo fatto che l'associazione sia finalizzata esclusivamente alla realizzazione di reati di un medesimo tipo o natura. L'elemento soggettivo consiste nella consapevolezza e volontà di partecipare e contribuire attivamente alla vita di un'associazione, nella quale i singoli associati, con pari coscienza e volontà, fanno convergere i loro contributi, come parte di un tutto, alla realizzazione del programma comune. Il dolo del reato associativo non si esaurisce nella coscienza e volontà di apportare il contributo richiesto dalla norma incriminatrice, ma richiede anche la consapevolezza di partecipare ad un'associazione strutturata e finalizzata secondo lo schema legale. Ai fini della distinzione tra il delitto di associazione per delinquere e il concorso di persone nel reato, il criterio distintivo consiste essenzialmente nel carattere dello stesso accordo criminoso, che nell'associazione per delinquere è diretto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, da parte di tre o più persone, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra gli associati, ciascuno dei quali ha la consapevolezza costante di essere associato alla realizzazione del programma criminoso, anche indipendentemente e al di fuori della effettiva commissione dei singoli reati programmati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 29/09/2011 della Corte di Appello di Milano;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Nicola Lettieri che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv.to (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento.

FATTO

1. Con sentenza del 29/09/2011, la Corte di Appello di…

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