Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17688 del 24 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17688PEN

Massima

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Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella compiuta dai giudici di merito, quando questa risulti congruamente e logicamente motivata, anche se il ricorrente prospetti una diversa ricostruzione del fatto favorevole a sé. Il vizio di motivazione denunciato ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e) c.p.p. non consente di rimettere in discussione le scelte probatorie operate dai giudici di merito, ma solo di verificare la correttezza del ragionamento seguito e la coerenza della motivazione con le risultanze processuali. Pertanto, la Corte di Cassazione, nell'esercizio del sindacato di legittimità, non può riesaminare il merito della vicenda processuale, sostituendo la propria valutazione delle prove a quella compiuta dai giudici di appello, quando questa risulti sorretta da una motivazione adeguata e immune da vizi logici o giuridici. La declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione, con la conseguente condanna alle spese processuali e al pagamento di una sanzione pecuniaria, rappresenta l'epilogo di un accertamento giudiziale che, nel rispetto del principio di tassatività dei motivi di ricorso, non consente di rimettere in discussione il quadro probatorio e la ricostruzione fattuale operata dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. GA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 08/05/2008 LECCE CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per l'inamm.ta'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Sa. Ga. e' stato condannato dal …

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