Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14059 del 1 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:14059PEN

Massima

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Il reato di tentata estorsione si configura quando l'agente, pur non avendo alcun titolo azionabile a sostegno della propria pretesa, pone in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere la vittima, mediante minacce, a consegnare una somma di denaro. L'elemento soggettivo del reato sussiste anche qualora l'agente, pur essendo convinto di esercitare un proprio diritto, tale convincimento risulti privo di qualsiasi fondamento giuridico, non essendo sufficiente una mera asserzione soggettiva non sorretta da dati di fatto concreti. Pertanto, la configurabilità dell'ipotesi meno grave dell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni è esclusa quando l'agente non possa vantare alcun titolo azionabile a sostegno della propria pretesa, essendo irrilevante il suo erroneo convincimento circa la sussistenza di un proprio diritto. Inoltre, le dichiarazioni della persona offesa, cui non si applicano le regole dettate dall'art. 192, comma 3, c.p.p., possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto. Infine, il giudice di legittimità non può sindacare gli aspetti attinenti alla ricostruzione del fatto e all'apprezzamento del materiale probatorio, rimessi alla esclusiva competenza del giudice di merito, salvo il controllo sulla congruità e logicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/02/2018 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI PISA FABIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa CARDIA DELIA che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi;
uditi l'avvocato (OMISSIS) di…

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