Il provvedimento di diniego della concessione edilizia in sanatoria, regolarmente notificato ai sensi dell'art. 140 c.p.c. mediante affissione all'albo pretorio e spedizione di raccomandata con avviso di ricevimento, diventa definitivo se non impugnato tempestivamente. La definitività di tale provvedimento rende legittimi i successivi atti amministrativi, quali l'ordine di demolizione e di acquisizione dell'immobile abusivo al patrimonio comunale, che si fondano su di esso. La mancata impugnazione del provvedimento di diniego della sanatoria, regolarmente notificato, preclude la possibilità di contestare la legittimità degli atti successivi, anche qualora si deduca l'illegittimità derivata di questi ultimi. Inoltre, la richiesta di integrazione documentale, anche se reiterata, non può essere considerata illegittima se la parte non ha provveduto a produrre la documentazione necessaria per l'istruttoria della pratica di condono, nonostante i termini concessi dall'amministrazione. In tali casi, il diniego della sanatoria è legittimo, in quanto l'amministrazione non può procedere all'accoglimento dell'istanza in assenza della documentazione richiesta.