Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1345 del 2013

ECLI:IT:TARPA:2013:1345SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria di un abuso edilizio successivamente all'impugnazione dell'ordinanza di demolizione rende improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato da tale istanza comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento (di accoglimento o di rigetto) che vale comunque a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. Ciò in quanto, in caso di diniego del richiesto accertamento di conformità, l'Amministrazione Comunale dovrebbe emettere una nuova ordinanza di demolizione, con fissazione di nuovi termini per ottemperarvi. Il principio di diritto è che la presentazione di una domanda di sanatoria successiva all'impugnazione di un provvedimento sanzionatorio rende improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività comporta la formazione di un nuovo provvedimento che supera quello impugnato, indipendentemente dall'esito della domanda di sanatoria. Tale principio si fonda sulla necessità di evitare un inutile dispendio di attività processuale, in quanto il nuovo provvedimento, sia esso di accoglimento o di rigetto della domanda di sanatoria, renderebbe comunque privo di interesse il ricorso originariamente proposto. La massima si applica a tutti i casi in cui venga presentata una domanda di sanatoria successivamente all'impugnazione di un provvedimento sanzionatorio, indipendentemente dalla specifica tipologia di abuso edilizio e dal contesto fattuale in cui si inserisce la vicenda. Il principio espresso dalla massima mira a garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa, evitando l'inutile prosecuzione di un giudizio divenuto privo di interesse a seguito della presentazione della domanda di sanatoria.

Sentenza completa

N. 00191/1997
REG.RIC.

N. 01345/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00191/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 191 del 1997, proposto da ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, sito in Palermo, via Dante n. 166;

contro

Comune di Mazzarino, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’Avv. ((omissis)) sito in Palermo, via Dante n. 284;

per l'annullamento

dell’ingiunzione di demolizione di opere abusive del 23 ottobre 1996.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Com…

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