Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46483 del 20 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:46483PEN

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: L'uso di qualsiasi strumento, anche di uso comune e privo di apparente idoneità offensiva, integra la circostanza aggravante del fatto commesso con armi improprie ai sensi dell'art. 4, comma 2, della L. n. 110 del 1975, qualora tale oggetto sia stato utilizzato in un contesto aggressivo per cagionare lesioni personali alla persona offesa. Pertanto, il reato di lesioni personali volontarie commesso con l'utilizzo di un oggetto come arma impropria è procedibile d'ufficio, non essendo applicabile la causa di estinzione del reato per condotte riparatorie di cui all'art. 162-ter c.p., riservata ai soli reati procedibili a querela di parte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesc - rel. Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/02/2020 del TRIBUNALE di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO CANANZI;
lette la requisitoria e le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale FRANCESCA CERONI, che ha chiesto dichiararsi annullarsi la sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. In data 5 febbraio 2020 il Tribuna…

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