La dichiarazione di pubblica utilità contenuta in un piano per l'edilizia economica e popolare, adottato ai sensi della legge n. 167/62 e della legge n. 457/78, ha efficacia per diciotto anni, senza che sia necessaria l'espressa indicazione del termine di validità temporale. Inoltre, la predeterminazione legislativa della validità del piano assorbe e rende superflua la fissazione dei termini di inizio e fine dei lavori e delle relative procedure espropriative, in quanto tali elementi sono già definiti dalla normativa di settore. Pertanto, l'impugnazione di un atto di autorizzazione all'immissione in possesso, per vizi derivati dalla dichiarazione di pubblica utilità, è inammissibile qualora non sia stato previamente impugnato l'atto presupposto contenente la dichiarazione di pubblica utilità, entro i termini di legge. Il ricorso avverso l'atto di autorizzazione all'immissione in possesso è, inoltre, infondato nel merito, in quanto la dichiarazione di pubblica utilità è legittima e non necessita di ulteriori specificazioni in ordine alla sua validità temporale e ai termini di inizio e fine dei lavori.