La destinazione urbanistica di un'area a "verde urbano" costituisce espressione della potestà conformativa del pianificatore, con validità a tempo indeterminato, senza configurare un vincolo preordinato all'espropriazione o comportante inedificabilità, in quanto permane la possibilità di utilizzare l'area secondo la sua destinazione naturale. Inoltre, la mancata impugnazione della delibera di riadozione della variante urbanistica, ancorché riproponga le medesime destinazioni già censurate, comporta la cessazione dell'interesse alla prosecuzione del giudizio, in quanto la nuova delibera, essendo novativa sotto il profilo oggettivo di quella precedente, abroga quest'ultima. Infine, la classificazione di un'area come "C2RS-88" non è censurabile qualora sia stata oggetto di un piano di lottizzazione approvato, in assenza di riserve degli effetti derivanti dall'eventuale accoglimento del ricorso.