Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 46630 del 12 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:46630PEN

Massima

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Il rifiuto di ottemperare agli ordini legittimi dei pubblici ufficiali, anche attraverso condotte di autolesionismo e minacce di danneggiamento, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, non essendo necessario che l'opposizione contenga atti di violenza o minaccia diretti a far desistere gli agenti da un atto di ufficio, essendo sufficiente che la condotta impedisca o ostacoli l'attività istituzionale. La valutazione della gravità della condotta e della conseguente determinazione sanzionatoria rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, il cui accertamento non può essere sindacato in sede di legittimità se sorretto da adeguata e logica motivazione, senza che il ricorrente possa proporre una mera lettura alternativa dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 15/02/2013 della Corte d'appello di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal componente ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. FODARONI ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 15/02/2013 la Corte d'appell…

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