Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16729 del 16 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:16729PEN

Massima

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La confisca di prevenzione, quale misura di carattere patrimoniale finalizzata a contrastare la criminalità organizzata e la pericolosità sociale, può essere legittimamente applicata anche retroattivamente, in base alla legge vigente al momento della decisione sull'istanza di revoca, a prescindere dalla data di commissione dei reati presupposto, in quanto essa persegue finalità preventive e non repressive. Pertanto, il giudizio di pericolosità sociale del proposto, che legittima l'adozione della misura, deve essere valutato con riferimento al momento della decisione, senza che assuma rilievo determinante l'eventuale successiva assoluzione per prescrizione dei reati contestati, ove permangano altri elementi idonei a fondare il giudizio di pericolosità generica o qualificata. L'istituto della revoca "ex tunc" della confisca di prevenzione, inoltre, è configurato come rimedio straordinario esperibile solo in presenza di specifici presupposti, quali l'acquisizione di prove nuove, l'inconciliabilità di diversi provvedimenti giudiziari o la dimostrazione che la decisione di confisca sia stata adottata sulla base di atti falsi o di altri fatti costituenti reato, senza che possa costituire occasione per una rivisitazione dello stesso delibato in sede di applicazione della misura. Infine, la retroattività delle misure di prevenzione patrimoniali non si pone in contrasto con il divieto di retroattività della legge penale più sfavorevole, di cui all'art. 25, comma 2, Cost. e all'art. 7 CEDU, in quanto tali misure, pur incidendo sul patrimonio del proposto, hanno finalità preventive e non repressive, essendo volte a contrastare la pericolosità sociale del soggetto, e non a sanzionare fatti di reato già commessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera Maria - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS)

avverso l'ordinanza n. 11/2012 CORTE APPELLO di POTENZA, del 06/07/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

lette le conclusioni del PG Dott. SPINACI Sante che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN DIRITTO

1. Con ordinanza resa il 6 luglio 2012 la Corte di Appello di Potenza rigettava l'opposizione proposta da (OMISSIS) avverso l'ordinanza resa dalla stessa Corte di Appello in data …

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