Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 4179 del 28 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4179PEN

Massima

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La riparazione per ingiusta detenzione ai sensi dell'art. 314, comma 2, c.p.p. prescinde dall'accertamento del dolo o della colpa grave del soggetto che ha subito la custodia cautelare, essendo sufficiente che la misura restrittiva sia stata disposta o mantenuta in assenza delle condizioni di applicabilità previste dagli artt. 273 e 280 c.p.p., come accertato con decisione irrevocabile. In tal caso, l'ingiustizia della restrizione della libertà personale è di natura formale, in quanto attiene ai vizi della misura cautelare tipizzati dal legislatore, senza che rilevino le valutazioni sulla condotta del richiedente la riparazione. Pertanto, il giudice della riparazione non può rivalutare il comportamento del richiedente sotto il profilo della colpa grave, essendo tenuto a liquidare l'indennizzo sulla base del solo accertamento dell'ingiustizia formale della custodia cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. MARINI Lionello - Consigliere

Dott. CAMPANATO Graziana - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MINISTERO ECONOMIA E FINANZE

2) CH. MI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 01/03/2007 CORTE APPELLO di FIRENZE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BIANCHI LUISA;

lette le conclusioni del P.G., per l'annullamento con rinvio.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La Corte di appello di Firenze, con ordinanza del 1.3.2007, in accoglimento dell'istanza avanzata da Ch. Mi. volta ad ottenere la …

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