Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40064 del 30 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:40064PEN

Massima

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Il decreto di rigetto di un sequestro probatorio non è idoneo a formare un giudicato cautelare, né è impugnabile, con la conseguenza che rispetto ad esso non può concepirsi un giudicato cautelare reale. Pertanto, il mancato riesame del provvedimento di rigetto non preclude la possibilità di richiedere successivamente la revoca del sequestro per la mancanza delle condizioni di applicabilità, essendo ammissibile l'appello cautelare avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di revoca. L'interesse ad impugnare un provvedimento asseritamente abnorme sussiste solo quando la pronuncia produca effetti pregiudizievoli per l'interessato in via primaria e diretta, e vi sia un interesse pratico e attuale alla sua rimozione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. ROMANO Giulio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
persona offesa (OMISSIS) s.p.a., in persona del legale rappresentante (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 11/04/2019 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROMANO Michele;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto che…

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