Il decreto di esproprio deve essere emanato entro il termine quinquennale decorrente dalla data di efficacia dell'atto che dichiara la pubblica utilità dell'opera. Pertanto, il decreto di esproprio adottato oltre il termine quinquennale previsto dagli artt. 13 e 23 del d.P.R. n. 327/2001 è illegittimo. L'Amministrazione è tenuta a rispettare il termine quinquennale per l'emanazione del decreto di esproprio, al fine di garantire la certezza dei rapporti giuridici e la ragionevole durata del procedimento espropriativo. Il mancato rispetto di tale termine comporta l'annullamento del decreto di esproprio, in quanto la scadenza del termine quinquennale determina l'inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità. L'Amministrazione deve pertanto avviare un nuovo procedimento espropriativo, nel rispetto dei termini di legge, qualora intenda ancora procedere all'espropriazione dell'immobile. Il principio di legalità e di buon andamento della pubblica amministrazione impongono il rispetto dei termini procedimentali previsti dalla normativa in materia espropriativa, a tutela della posizione giuridica del proprietario espropriato.