Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4275 del 31 gennaio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:4275PEN

Massima

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La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: La valutazione della credibilità soggettiva e dell'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni accusatorie rese da chiamanti in correità o in reità deve essere effettuata in modo unitario, senza rigidi passaggi separati, verificando la coerenza logica e la concordanza sostanziale del narrato, anche in assenza di riscontri esterni, purché le dichiarazioni non presentino elementi di sospetto circa possibili accordi fraudolenti o reciproche suggestioni. Eventuali divergenze relative a elementi circostanziali non inficiano l'attendibilità del nucleo essenziale del racconto, a meno che non siano sintomatiche di una complessiva inattendibilità dei dichiaranti. La natura autoaccusatoria delle dichiarazioni costituisce un elemento a favore della loro credibilità, in assenza di specifici fattori di sospetto circa l'esistenza di moventi ritorsivi o calunniosi. La valutazione della credibilità soggettiva deve tenere conto del contesto personale e relazionale del dichiarante, senza che assumano rilievo decisivo elementi generici come difficoltà economiche o consumo di sostanze stupefacenti. L'aggravante della premeditazione può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, quali dichiarazioni di terzi sulla persistenza del proposito criminoso, modalità di esecuzione del fatto denotanti una pianificazione dettagliata, e non è esclusa dalla possibilità astratta di realizzare il delitto con modalità alternative. L'aggravante dei motivi futili sussiste quando il movente, pur essendo connotato da gelosia, assume caratteristiche morbose e di ingiustificata espressione di supremazia e possesso sulla vittima, risultando sproporzionato rispetto alla gravità del reato commesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
BA.NI. nato a A il (omissis)
avverso la sentenza del 09/06/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di CAGLIARI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO GALATI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MARCO DALL'OLIO che ha concluso riportandosi alla memoria già depositata en concludendo per l'inammissibilità del ricorso.
udito il difensore delle parti civili avv. DE.Fe. chiede l'inammissibilità o il rigetto del ricorso, la conferma della sentenza impugnata. Deposita …

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