Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31830 del 29 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:31830PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel riesame di un provvedimento cautelare, è tenuto a valutare la completezza degli atti trasmessi al tribunale del riesame ai sensi dell'art. 309, comma 5, c.p.p., distinguendo tra atti di natura processuale, che possono essere acquisiti anche oltre il termine perentorio, e atti a contenuto sostanziale con valore probatorio, la cui omessa trasmissione comporta la nullità del provvedimento impugnato. Pertanto, il tribunale del riesame deve verificare non solo l'adeguatezza degli elementi inviati a rappresentare la gravità indiziaria, ma anche la completezza della trasmissione di tutti gli atti rilevanti ai fini della valutazione della misura cautelare, senza poter operare una selezione discrezionale degli atti da trasmettere. La sanzione prevista dall'art. 309, comma 10, c.p.p. si applica solo all'omessa trasmissione degli atti a contenuto sostanziale e probatorio, mentre gli atti di natura processuale possono essere acquisiti anche oltre il termine perentorio, purché prima della decisione sul riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ba. El. Mo. , Ba. Ab. , Ch. Ah. e El. Ab. ;

avverso l'ordinanza del Tribunale di Venezia in data 7 gennaio 2008;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore generale nella persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore ((omissis)).

FATTO E DIRITTO

Con l'ordinanza impugnata, il Tribu…

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