Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43334 del 6 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:43334PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di merito, nel valutare il carattere offensivo di un'espressione utilizzata in un determinato contesto, deve tenere conto di un criterio di media convenzionale e del rapporto tra la personalità dell'offeso e dell'offensore. Tale valutazione, che attiene al giudizio di fatto, è incensurabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o giuridici nella motivazione. Inoltre, l'accertamento dei fatti da parte del giudice di merito, fondato sulla credibilità intrinseca e sulla coerenza delle dichiarazioni della persona offesa e dei testimoni, non può essere oggetto di riesame in Cassazione, se non per vizi logici o giuridici palesi. Il reato di ingiuria sussiste anche quando l'espressione offensiva, pur non essendo stata pronunciata con intento ingiurioso, abbia comunque un significato inequivocabilmente lesivo della reputazione altrui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3/2008 TRIBUNALE di VERBANIA, del 21/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/09/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Fausto De Santis, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito, per la parte civile, l'Avv. Aquino Giovanni;

Udi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.