Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 33236 del 2010

ECLI:IT:TARLAZ:2010:33236SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio anteriormente all'adozione di un provvedimento di demolizione di opere abusive rende inammissibile il ricorso avverso tale provvedimento per carenza di interesse, in quanto l'Amministrazione è tenuta al riesame della fattispecie ai sensi dell'art. 40, comma 1, della legge n. 47/1985, sia nel caso di accoglimento della domanda di condono con rilascio del permesso di costruire in sanatoria, sia nel caso di suo rigetto. Infatti, l'art. 32, comma 25, del D.L. n. 269/2003, convertito dalla legge n. 326/2003, prevede espressamente l'applicabilità, per le opere ultimate entro il 31.3.2003, dei Capi IV e V della legge n. 47/1985, tra cui rientra l'art. 40 che disciplina il procedimento di sanatoria. Pertanto, al momento della notifica del ricorso, il provvedimento impugnato risultava già privo di ogni efficacia lesiva, essendo venuto meno l'interesse del ricorrente a impugnarlo. La presentazione della domanda di condono, anteriormente alla proposizione del ricorso, determina quindi l'inammissibilità di quest'ultimo per carenza di interesse, in quanto l'Amministrazione è tenuta a riesaminare la fattispecie, con la possibilità di accogliere la domanda e rilasciare il permesso di costruire in sanatoria, oppure di respingerla, dando luogo in tal caso al completo riesame della vicenda ai sensi dell'art. 40, comma 1, della legge n. 47/1985. In ragione di tale previsione normativa, il provvedimento impugnato risultava già privo di efficacia lesiva al momento della notifica del ricorso, rendendo quest'ultimo carente del necessario interesse a ricorrere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO
SEZIONE PRIMA QUATER
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 465 del 2005, proposto da:
Od.Ri., rappresentata e difesa dall’Avv. Pi.To., con domicilio eletto presso il suo studio in Roma;
contro
il Comune di Roma, in persona del Sindaco pro tempore, costituito in giudizio, rappresentato e difeso dall’Avv. An.Ci., con domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura comunale in Roma;
per l’annullamento,
previa sospensione dell’efficacia,
della determinazione dirigenziale del Responsabile dell’Unità organizzativa tecnica del Municipio XIII del Comune di Roma 29.9.2004, n. 2681, notificata il 23.10.2004, recante ordine di demolizione di opere abusive.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione in giudizio del Comune di Roma;
Vista la sentenza parziale 22.2.2010, n. 2747;
Vista la …

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