La valutazione dell'offerta tecnica in una procedura di gara pubblica deve essere effettuata dalla commissione giudicatrice in conformità ai criteri e parametri analiticamente indicati nella lex specialis di gara, senza alcuna comparazione tra le offerte presentate dai concorrenti. La commissione è tenuta ad attribuire a ciascuna offerta tecnica il punteggio previsto per i singoli elementi di valutazione, indipendentemente dalle altre offerte, nel rispetto del principio di parità di trattamento e non discriminazione tra i partecipanti. Pertanto, la valutazione comparativa delle offerte tecniche, con conseguente assegnazione di punteggi in base a criteri ponderali, costituisce una palese violazione della lex specialis e dei principi di gara, comportando l'illegittimità dell'esclusione di un concorrente che, ove correttamente valutato secondo i parametri predeterminati, avrebbe conseguito il punteggio minimo richiesto per l'ammissione alla successiva fase di gara. In tal caso, il concorrente illegittimamente escluso ha diritto al subentro nell'aggiudicazione, ai sensi dell'art. 124 del Codice del processo amministrativo.