Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8526 del 22 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:8526PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico si configura quando emerge un gruppo di persone stabilmente dedite alla realizzazione di reati in materia di stupefacenti, che agiscono con continuità sulla base di intese consolidate e in attuazione di un programma criminoso, con la disponibilità di un canale di rifornimento e di attività personali e mezzi utilizzabili allo scopo, come il trasferimento e la custodia della droga. La prova dell'esistenza dell'associazione può desumersi da una pluralità di elementi, quali i rapporti continuativi tra i membri del gruppo, la loro operatività nel compimento di analoghi reati-fine, la condivisione di una base familiare o di affinità, l'assunzione di ruoli organizzativi e direttivi da parte di alcuni sodali a seguito dell'arresto di altri, nonché i contatti e gli incontri documentati tra gli appartenenti ai diversi gruppi coinvolti nel traffico. Tali elementi, valutati complessivamente, possono integrare la gravità indiziaria richiesta per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di una contestazione autonoma di singoli episodi di cessione di stupefacenti, laddove risulti provato il coinvolgimento dell'indagato nel sodalizio e la sua partecipazione attiva al traffico illecito. La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere prevista per i reati associativi in materia di droga può essere superata solo in presenza di specifici elementi, debitamente argomentati, idonei a escludere la pericolosità sociale dell'indagato e la sua propensione a delinquere in tale ambito, come l'incensuratezza e la disponibilità di una stabile attività lavorativa. Tali circostanze, tuttavia, non sono di per sé sufficienti a inficiare la valutazione complessiva della pericolosità, specie quando il soggetto risulti stabilmente inserito in un contesto criminale dedito al narcotraffico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/08/2016 Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SPINACI Sante, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ric…

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