Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36340 del 8 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36340PEN

Massima

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Il tentato omicidio premeditato e aggravato, caratterizzato dall'uso di un'arma idonea a provocare la morte e dalla reiterazione dei colpi diretti verso organi vitali della vittima, integra il dolo omicidiario anche in assenza di gravi lesioni, essendo sufficiente l'idoneità oggettiva della condotta a cagionare la morte. Il concreto pericolo di reiterazione del reato, desumibile dalla gravità della condotta, dalla futilità dei motivi e dai precedenti penali del soggetto, nonché il pericolo di fuga, giustificano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, ritenuta l'unica adeguata nonostante l'assenza di condanne definitive, in considerazione della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e della mancanza di segni di resipiscenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 439/2015 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 02/04/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;
sentite le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Torino respingeva la richiesta di riesame proposta da (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS) avverso quella del G.I.P. del Tribunale di Asti di applicazione d…

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