Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34482 del 16 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34482PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta dell'agente, caratterizzata da una pluralità di azioni reiterate nel tempo, è idonea a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero a ingenerare un fondato timore per la propria incolumità o per quella di una o più persone a lei vicine, modificandone in modo significativo le abitudini di vita. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che la condotta dell'agente sia caratterizzata da violenza fisica, essendo sufficiente che essa sia idonea a incidere negativamente sulla qualità di vita della vittima, turbandone in modo apprezzabile la serenità e la tranquillità. Il delitto di atti persecutori si configura anche quando le condotte moleste siano reciproche tra l'agente e la vittima, purché siano idonee a cagionare nella persona offesa un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero a ingenerare un fondato timore per la propria incolumità. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato deve essere effettuata sulla base di un apprezzamento complessivo della vicenda, senza che assuma rilievo determinante la qualificazione giuridica attribuita dalla persona offesa alle condotte subite. Ai fini della configurabilità del delitto, inoltre, non è necessario che le condotte contestate siano state poste in essere in un arco temporale particolarmente esteso, essendo sufficiente che esse siano idonee a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero a ingenerare un fondato timore per la propria incolumità o per quella di una o più persone a lei vicine, modificandone in modo significativo le abitudini di vita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 04/10/2019 dalla Corte d'Appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il P.M., nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che, riportandosi alla requisitoria scritta ex Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.