Il giudice di legittimità può dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione avverso la sentenza di appello che ha confermato la pronuncia di proscioglimento per particolare tenuità del fatto, nonostante l'errore del giudice di merito nell'aver qualificato erroneamente la sentenza come predibattimentale ai sensi dell'art. 469 c.p.p., comma 1-bis, anziché di assoluzione ex art. 530 c.p.p., comma 3, in quanto tale errore non ha determinato alcuna violazione del diritto dell'imputato di vedere esaminati nel merito i motivi di impugnazione, essendo stata comunque garantita la piena celebrazione del giudizio di primo e secondo grado. Inoltre, il vizio della motivazione denunciato con il secondo motivo di ricorso è inammissibile, in quanto la Corte di appello ha adeguatamente motivato la propria decisione di conferma della sentenza di proscioglimento, senza che il ricorrente abbia individuato profili di effettiva e manifesta illogicità nel percorso argomentativo seguito dai giudici di merito.