Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12342 del 19 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:12342PEN

Massima

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La coltivazione di sostanze stupefacenti, anche se non in proprietà dell'indagato, può essere a lui attribuita sulla base di un complesso di indizi gravi, precisi e concordanti, quali la disponibilità di fatto dell'immobile e del terreno, il rinvenimento di residui di droga nell'abitazione, la presenza costante dell'indagato nel luogo della coltivazione, le dichiarazioni di terzi informati sui fatti e i precedenti penali, che consentono di ritenere sussistente il fumus commissi delicti e il pericolo di reiterazione del reato, giustificando l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. L'accertamento della responsabilità penale in tale contesto non richiede la prova certa e incontrovertibile della titolarità del terreno o dell'esclusiva disponibilità dell'immobile, essendo sufficiente la valutazione complessiva degli elementi indiziari, in assenza di elementi di segno contrario, per ritenere ragionevolmente riferibile all'indagato la condotta illecita, anche in presenza di altri soggetti potenzialmente interessati. La motivazione del provvedimento cautelare, pur dovendo essere congrua e logica, non è censurabile per il solo fatto che gli stessi elementi possano essere diversamente interpretati, purché la ricostruzione operata dai giudici di merito risulti coerente e non contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZILLO Raffaella - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Si. Se. , nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 31 agosto 2007 del Tribunale del riesame di Roma che, decidendo sulla richiesta di riesame dell'ordinanza 13 agosto 2007 del G.I.P. del Tribunale di Frosinone, ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere, in relazione al delitto di coltivazione di n. 35 piante di cannabis indica del peso di kg 10 circa, pari a 5 mila dosi medie di principio attivo;

Visti gli atti, …

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