Il decreto di dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante di un immobile, ai sensi degli artt. 10, comma 3, lett. a) e d) del D.Lgs. n. 42/2004, deve essere adeguatamente motivato in relazione alle specifiche caratteristiche artistiche, storiche, archeologiche o etnoantropologiche del bene, nonché alla sua rilevanza quale testimonianza dell'identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose. La mera funzione aggregativa e identitaria del manufatto, in assenza di una puntuale valutazione della sua consistenza materiale e delle concrete possibilità di conservazione e valorizzazione, non è sufficiente a giustificare l'apposizione del vincolo, specie quando l'immobile risulti essere stato edificato in epoca relativamente recente, abbia subito profonde trasformazioni e sia attualmente ridotto allo stato di rudere privo di peculiari caratteristiche architettoniche di pregio. In tali ipotesi, l'adozione del provvedimento di dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante è da ritenersi non ragionevole e carente di adeguata motivazione.