Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 4072 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:4072SENB

Massima

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L'occupazione abusiva di suolo pubblico, anche se realizzata con attrezzature amovibili e per finalità di "sfogo" dell'attività commerciale, costituisce una violazione ontologica e funzionale delle norme che disciplinano l'occupazione del demanio pubblico, a prescindere dalla natura delle attrezzature utilizzate e dalla durata dell'occupazione. In tali casi, il Sindaco può legittimamente esercitare il potere discrezionale attribuitogli dall'art. 3, comma 16, della legge n. 94 del 2009, disponendo l'immediato ripristino dello stato dei luoghi e la chiusura temporanea dell'esercizio commerciale, quale misura accessoria e dissuasiva volta a sanzionare l'occupazione abusiva e a garantire il rispetto della normativa in materia. Tale potere può essere esercitato dal Sindaco in via generale e preventiva, attraverso l'adozione di un atto di indirizzo (come l'Ordinanza n. 258 del 2012 nel caso di specie) che ne fissi i presupposti e le modalità applicative, demandandone l'esecuzione agli uffici competenti. In tal modo viene assicurata uniformità di trattamento e prevedibilità delle conseguenze per la trasgressione del precetto, a tutto vantaggio della trasparenza e dell'efficacia dell'azione amministrativa. La previsione di tale potere in capo al Sindaco, anche a prescindere da situazioni di contingibilità ed urgenza, non contrasta con i principi costituzionali né con la normativa comunitaria in tema di liberalizzazioni economiche, in quanto risponde all'esigenza di garantire il rispetto delle norme sulla occupazione di suolo pubblico e, più in generale, di tutelare l'interesse pubblico alla fruibilità e al decoro del territorio.

Sentenza completa

N. 02100/2016
REG.RIC.

N. 04072/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02100/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2100 del 2016, proposto da:
Soc. Man Srl, rappresentato e difeso dall'avv. Rosalba Chiaradia, con domicilio eletto presso Rosalba Chiaradia in Roma, Via Simeto, 12;

contro

Roma Capitale, rappresentata e difesa dall'avv. Sergio Siracusa, domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

dell’ordinanza sindacale notificata il 18.02.2016 con la quale è stato ordinato il ripristino dello stato dei luoghi e rimozione dell'occupazione del suolo pubblico antistante il locale antica birreria viennese in via della Croce 21/23;

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