Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42980 del 7 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:42980PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nell'ambito del reato di ingiuria verbale, occorre distinguere tra espressioni obiettivamente lesive dell'onore e del decoro, tali da offendere qualunque persona in quanto titolare di tali beni, e espressioni che, pur non avendo di per sé tale carica ingiuriosa, possono acquisirla in relazione a particolari circostanze, come la personalità delle parti, i rapporti tra loro, l'ambiente in cui il fatto si svolge e gli antecedenti del fatto stesso. Pertanto, il giudice deve valutare la capacità della frase pronunciata, nel contesto soggettivo e oggettivo del comportamento, di recare un'offesa morale e di avvilire la vittima con un comportamento di disprezzo, al fine di riconoscere la rilevanza penale della condotta ai sensi dell'art. 594 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) quale P.C. nel proc. c/;

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso la sentenza n. 1/2010 TRIB. SEZ. DIST. di ALCAMO, del 04/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/09/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VOLPE Giuse…

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