Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34335 del 2 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:34335PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso non richiede la dimostrazione di specifici atti esecutivi del programma criminoso o di condotte idonee a rafforzare la struttura operativa dell'associazione, essendo sufficiente che l'indagato assuma o gli venga riconosciuto il ruolo di componente del gruppo criminale. A tal fine, la prova della partecipazione può essere desunta anche dal compimento di una o più attività significative nell'interesse dell'associazione mafiosa, senza necessità di un inserimento formale all'interno della cosca. Nel valutare la gravità indiziaria della condotta partecipativa, il giudice deve adottare un approccio complessivo e non atomistico, tenendo conto di tutti gli elementi probatori, anche indiziari, che delineino il ruolo dinamico e funzionale dell'indagato all'interno del sodalizio, senza pretendere la dimostrazione di singoli comportamenti penalmente rilevanti. In particolare, assumono rilievo i rapporti e le relazioni intrattenuti dall'indagato con altri esponenti della consorteria, le attività svolte nell'interesse della stessa, nonché il complessivo contesto criminale in cui si inserisce la sua condotta, anche se non direttamente finalizzata alla realizzazione di specifici reati-fine. Il giudice non può, pertanto, limitarsi a svalutare o omettere la valutazione di elementi probatori significativi ai fini della valutazione della gravità indiziaria, ma deve confrontarsi in modo concreto e argomentato con l'intero compendio indiziario, anche al fine di superare eventuali contraddizioni o apparenti genericità di singoli elementi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. RICCARDI Giusep - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PM presso il TRIBUNALE di CATANZARO;
nel procedimento nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/01/2020 del Tribunale della liberta' di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE RICCARDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ODELLO Lucia, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS…

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