Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10264 del 5 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10264PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto anche nei confronti di soggetti terzi rispetto all'indagato, purché questi vantino un interesse concreto ed attuale alla proposizione del gravame avverso il provvedimento cautelare. Tuttavia, il mero esercizio dei poteri di socio o di liquidatore di società cui i beni sono intestati non è sufficiente a configurare una disponibilità indiretta degli stessi in capo all'indagato, ai fini della legittimazione a impugnare il sequestro. Perché l'indagato possa essere considerato titolare della disponibilità dei beni sequestrati per interposta persona, è necessario che emerga una fittizia intestazione degli stessi, tale da far ritenere che il terzo sia mero prestanome dell'indagato. In assenza di tali elementi, il ricorso proposto dall'indagato avverso il sequestro dei beni intestati a terzi deve essere dichiarato inammissibile, in quanto privo di un interesse concreto ed attuale. Il giudice, nel valutare la legittimazione dell'indagato a impugnare il sequestro, deve pertanto verificare la sussistenza di un nesso di pertinenzialità tra l'indagato e i beni sequestrati, tale da configurare una disponibilità anche indiretta degli stessi in capo all'indagato, al di là della mera intestazione formale a soggetti terzi. Ove tale nesso non emerga, l'indagato non può essere considerato titolare di un interesse giuridicamente rilevante ai fini dell'impugnazione del provvedimento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma, in data 19.7.2012;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

Udito il difensore, Avv. (OMISSIS), il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con decreto del 7.6.201…

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