Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, ritiene che siano sufficienti elementi indiziari quali: a) la conversazione intercettata in cui il capo del sodalizio dichiara di volersi far carico delle spese legali di un indagato, in quanto tale protezione è indicativa del pieno inserimento di quest'ultimo nell'organizzazione criminosa; b) l'episodio in cui il capo affida le chiavi del suo appartamento all'indagato, interpretato come riconoscimento per l'aiuto offerto. Tali elementi, se valutati in modo logico e coerente, possono integrare gravi indizi di colpevolezza, senza che sia necessaria la dimostrazione di rapporti diretti con altri sodali o del ruolo specifico ricoperto nell'organizzazione. Tuttavia, per quanto concerne le esigenze cautelari, la sola presenza dell'indagato presso l'abitazione del capo non è sufficiente a motivare adeguatamente la sussistenza di tali esigenze, essendo necessario un più approfondito accertamento della loro attualità riferibile alla persona dell'indagato.