Cassazione penale Sez. I sentenza n. 58027 del 29 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:58027PEN

Massima

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Il dolo di tentato omicidio può essere desunto da elementi oggettivi della condotta, quali l'utilizzo di un'arma da fuoco idonea a cagionare la morte, l'esplosione di più colpi d'arma da fuoco diretti verso parti vitali della vittima, la distanza ravvicinata di sparo e la dinamica dell'azione, anche in assenza di esplicite ammissioni da parte dell'imputato. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in relazione alla situazione concreta, sono idonei a dimostrare l'intenzione dell'agente di cagionare la morte della vittima, a prescindere da eventuali dichiarazioni successive dell'imputato circa la mancanza di tale volontà. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, invece, richiede la presenza di elementi positivi a favore dell'imputato, non potendo essere intese come oggetto di una benevola e discrezionale concessione del giudice, ma come il riconoscimento di situazioni non contemplate specificamente dalla legge, che presentano tuttavia connotazioni tanto rilevanti e speciali da esigere una più incisiva considerazione ai fini della quantificazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/11/2016 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere LUIGI BARONE;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale presso questa Corte CUOMO LUIGI, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore dell'imputato che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con …

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