Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37912 del 25 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:37912PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto quando sussistono gravi indizi di reato e il pericolo di dispersione o sottrazione dei beni, anche in assenza di un diretto collegamento tra i beni e l'attività illecita, purché vi siano elementi che consentano di ritenere che il patrimonio del soggetto sottoposto ad indagine sia frutto di attività delittuose o ne costituisca il reimpiego. In tali casi, il giudice non è tenuto a motivare specificamente sulla pertinenzialità tra gli investimenti effettuati dall'indagato e la sua capacità patrimoniale, essendo sufficiente che emerga un quadro indiziario grave e concordante circa la riferibilità dei beni all'attività illecita, anche sulla base di elementi indiretti come il rinvio a giudizio per il reato di intestazione fittizia. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della logicità e coerenza della motivazione adottata dal giudice del merito, senza poter procedere a una nuova valutazione delle risultanze istruttorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. MA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 791/2010 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 16/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA Alberto;

sentite le conclusioni del PG Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 16 giugno 2010, il Tribunale di Napoli ha respinto l'appello proposto nell'interesse di GR. Ma. , a…

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