Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15277 del 20 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:15277PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa si configura quando il soggetto, pur senza essere organicamente inserito nell'associazione, fornisce consapevolmente un contributo concreto, specifico e volontario, causalmente rilevante ai fini del rafforzamento e dell'espansione delle capacità operative dell'associazione stessa e della realizzazione, anche parziale, del suo programma criminoso, a prescindere dalla natura neutra o occasionale della condotta, purché essa risulti utile per l'intera associazione e non solo per singoli membri. Ai fini della configurabilità di tale forma di concorso, è necessario che il contributo fornito dall'agente sia diretto a favorire l'intera associazione e non solo il singolo affiliato, salvo che l'ausilio non sia stato prestato in favore del capo del sodalizio, ad esempio curandone sotto il profilo logistico la latitanza ed assicurandone in maniera stabile la possibilità di mantenere i contatti con gli altri associati, perché in tal caso la condotta risulta palesemente sorretta dalla volontà di agevolare non solo il soggetto latitante ma l'intera associazione. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, deve dare adeguata e logica contezza degli elementi indiziari posti a fondamento del provvedimento cautelare, senza che il sindacato di legittimità possa estendersi ad una diversa valutazione delle circostanze già valutate dal giudice di merito, purché la motivazione risulti congrua, coerente ed esente da errori logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 09/01/2012 del Tribunale di L'Aquila;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale GAETA Pietro, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;

udito per l'indagato l&#…

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