Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7196 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:7196SENT

Massima

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Il diritto di proprietà privata, pur essendo un diritto fondamentale, può essere limitato nell'interesse pubblico, come nel caso di costituzione di servitù di passaggio pedonale su aree private. Tuttavia, tali limitazioni devono essere previste in modo chiaro e inequivocabile nell'atto che le istituisce, non potendo essere successivamente annullate dall'amministrazione in assenza di un valido motivo di interesse pubblico, senza il contraddittorio con i soggetti titolari di un interesse qualificato alla conservazione del provvedimento. L'annullamento di un atto che ha costituito una servitù di passaggio pubblico su area privata, senza il coinvolgimento del proprietario dell'area gravata, viola il principio del contraddittorio e lede il diritto di proprietà, non essendo sufficiente a giustificarlo il mero interesse dell'amministrazione a destinare l'area ad uso esclusivo del proprietario. L'amministrazione, nel bilanciare l'interesse pubblico alla fruibilità di un passaggio pedonale e l'interesse privato alla piena disponibilità dell'area, deve adeguatamente motivare la scelta di annullare l'atto costitutivo della servitù, tenendo conto di tutti gli interessi in gioco e garantendo il contraddittorio con i soggetti titolari di un interesse qualificato alla conservazione del provvedimento.

Sentenza completa

N. 06005/2013
REG.RIC.

N. 07196/2014 REG.PROV.COLL.

N. 06005/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6005 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Giovanni Palillo, in proprio e nella qualità di amministratore della società Vikingo Sporting Club, rappresentato e difeso dagli avv.ti Pina Scialanca e Fabrizio Marcellini, con domicilio eletto presso lo studio del secondo, situato in Roma, via Costantino Maes n. 68;

contro

Comune di Ciampino, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv. Paolo Stella Richter e Pasquale Di Rienzo, con domicilio eletto presso lo studio del primo, situato in Roma, viale G. Mazzini n. 11;

e con l'intervento di

ad opponendum:

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