Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24385 del 25 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24385PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando più persone si associano stabilmente al fine di commettere una pluralità indeterminata di reati, essendo sufficiente la consapevolezza e la volontà di far parte del sodalizio criminoso, a prescindere dalla concreta realizzazione di singoli delitti. Ai fini della sussistenza dell'associazione, non è necessaria la prova di un programma criminoso predeterminato e dettagliato, essendo sufficiente l'accertamento di un vincolo associativo finalizzato alla commissione di una serie indeterminata di reati, anche se non tutti concretamente realizzati. La responsabilità penale per il reato associativo può essere affermata sulla base di un quadro indiziario grave, preciso e concordante, senza che sia necessaria la prova diretta della partecipazione dell'imputato a singoli episodi delittuosi. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori, il cui apprezzamento è insindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione adeguata e logica. La mancata concessione delle attenuanti generiche e la determinazione della pena, se adeguatamente motivate sulla base della gravità del fatto e della personalità dell'imputato, non sono censurabili in Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. Arena Rosario del foro di Catania nell'interesse di Pa. Lo. , nato a (OMESSO), da P. T. L. , nato a (OMESSO);

dall'avv. Ragonese Michele del foro di Catania nell'interesse di Bi. Or. , nato a (OMESSO), da Mi. Ro. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Perugia, sezione penale, in data 19/11/2008;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal C…

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