Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura anche quando la condotta dell'imputato, pur non aggredendo direttamente il soggetto passivo, si riverbera negativamente sull'esplicazione della relativa funzione pubblica, impedendola o ostacolandola. Pertanto, il reato sussiste anche nel caso in cui l'imputato, pur non aggredendo direttamente gli operanti, compie atti idonei a ostacolare o impedire l'attività degli stessi, come il tentativo di appiccare il fuoco all'autovettura antagonista con una bottiglia colma di benzina, facendo schizzare alcune gocce verso gli operanti e verso l'autovettura di servizio, mentre questi stavano svolgendo accertamenti a seguito di un incidente stradale. In tali ipotesi, la materialità del reato di resistenza a pubblico ufficiale è integrata dalla cosiddetta "violenza impropria", la quale, pur non aggredendo direttamente il soggetto passivo, si riverbera negativamente sull'esplicazione della relativa funzione pubblica. La valutazione dell'entità della pena e del giudizio di congruità della stessa, espressa dai giudici di merito, è insindacabile in sede di legittimità, in assenza di vizi logici o interne contraddizioni.