Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9236 del 7 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:9236PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la correttezza della decisione del giudice di merito di rigettare la richiesta di sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella meno afflittiva degli arresti domiciliari, afferma che il principio di adeguatezza della misura cautelare impone di considerare non solo l'esigenza cautelare di cui all'art. 274 c.p.p., lett. c) (pericolo di reiterazione del reato), ma anche il ruolo rivestito dall'indagato nella vicenda oggetto di indagine, la sua maggiore capacità delinquenziale rispetto agli altri coindagati, nonché il tempo già trascorso in custodia cautelare. Pertanto, il giudice di merito, nel motivare il mantenimento della custodia in carcere, deve valutare complessivamente tali elementi, senza limitarsi a un mero confronto tra le posizioni dei singoli indagati, al fine di accertare l'adeguatezza e la proporzionalità della misura cautelare applicata all'indagato. La valutazione di tali fattori, effettuata in modo puntuale e logico dal giudice di merito, esclude la sussistenza di vizi motivazionali, anche in relazione al profilo dell'irragionevolezza del trattamento cautelare dell'indagato rispetto a quello degli altri coindagati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MANZON Enrico - rel. Consigliere

Dott. SOCCI Angelo M. - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/06/2015 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MANZON Enrico;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), sostituto processuale, che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO<…

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