Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13998 del 12 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:13998PEN

Massima

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In tema di misure di prevenzione patrimoniale, per disporre la confisca di beni ai sensi del d.lgs. n. 159 del 2011, art. 24, grava sull'autorità procedente l'onere di provare, anche attraverso presunzioni, sia la sproporzione tra il valore dei beni in capo al proposto e la sua capacità reddituale, sia la derivazione dei beni da attività illecite o il loro reimpiego; tuttavia, al proposto è riconosciuta la facoltà di offrire prova contraria, sicché, in assenza di tale prova da parte dell'accusa e di elementi sufficienti a dimostrare i presupposti della confisca, il giudice deve disporne la revoca. Il principio di diritto è che la confisca di prevenzione, quale misura ablativa di carattere patrimoniale, presuppone l'accertamento della provenienza illecita o della sproporzione tra il valore dei beni e la capacità reddituale del proposto, onere probatorio che grava sull'autorità procedente, fermo restando il diritto del proposto di fornire prova contraria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. IMPERIALI L. - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna M. - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovann - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI MILANO;
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 07/05/2021 della CORTE APPELLO di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCIANO IMPERIALI;
lette le conclusioni del PG Dr. ORSI LUIGI, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il Procuratore Generale presso la Corte di appello di Milano ha proposto ricorso per cassazione avverso il decreto della predetta Corte ter…

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