Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9743 del 5 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:9743PEN

Massima

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Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale di cui all'art. 341-bis c.p. richiede la prova della presenza di più persone oltre ai pubblici ufficiali offesi e della percepibilità dell'offesa da parte dei presenti. La sentenza deve fornire una motivazione adeguata e completa su tali elementi essenziali, chiarendo in base a quali elementi di fatto sia stata accertata la presenza di altre persone oltre ai militari e la percepibilità dell'offesa. Ove la motivazione risulti carente su tali decisivi profili, la sentenza deve essere annullata con rinvio per un nuovo esame. Analogamente, per il reato di resistenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 337 c.p., la sentenza deve esplicitare l'atto di ufficio che il comportamento dell'imputato avrebbe concretamente pregiudicato, al fine di verificare la sussistenza della causa di giustificazione prevista dall'art. 393-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 09/05/2017 dalla Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SILVESTRI Pietro;
udito il Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa MARINELLI Felicetta, che ha concluso chiedendo che entrambi i ricorsi siano dichiarati inammissibili;
udito il difensore di (OMISSIS), avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv. (OM…

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