Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 25578 del 23 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:25578PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione può essere escluso quando il soggetto sottoposto a custodia cautelare abbia tenuto condotte gravemente colpose, consapevoli e volontarie, che abbiano concretamente inciso sulla decisione dell'autorità giudiziaria di disporre la misura restrittiva della libertà personale. Tali condotte, valutate secondo il parametro dell'id quod plerumque accidit e delle regole di esperienza comunemente accettate, devono aver creato una situazione di allarme e di doveroso intervento dell'autorità, giustificando l'adozione del provvedimento cautelare, anche se successivamente il fatto non è stato ritenuto sussistente. Il giudice della riparazione ha il potere di apprezzare in modo autonomo e completo tutti gli elementi probatori a sua disposizione, fornendo adeguata e congrua motivazione del proprio convincimento, senza essere vincolato dalla valutazione compiuta in sede cautelare. Pertanto, il diritto alla riparazione può essere escluso quando il soggetto abbia tenuto condotte gravemente colpose, consapevoli e volontarie, che abbiano concretamente inciso sull'adozione della misura cautelare, anche se successivamente il fatto non è stato ritenuto sussistente, in quanto tali comportamenti hanno creato una situazione di allarme e di doveroso intervento dell'autorità giudiziaria, giustificando l'adozione del provvedimento restrittivo della libertà personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di GA. MO. Ed. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunciata in data 16 marzo 2006 dalla Corte di appello di Roma;

- sentita la relazione del Consigliere Dott. Renato BRICCHETTI;

- lette le conclusioni presentate dal Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con l'ordinanza in…

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