Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11945 del 29 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:11945PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso dal pubblico dipendente mediante la contraffazione della firma del responsabile della struttura, al fine di attestare indebitamente la propria presenza sul luogo di lavoro e ottenere il pagamento di retribuzioni non dovute, integra il reato di truffa ai danni dell'ente pubblico di appartenenza. Tale condotta fraudolenta è penalmente rilevante a prescindere dall'eventuale mancata adozione di provvedimenti disciplinari da parte dell'amministrazione, dalla durata dell'allontanamento rispetto alle esigenze lavorative e dall'esatta individuazione del soggetto che ha realizzato materialmente il falso, essendo sufficiente la prova del carattere apocrifo della sottoscrizione e dell'indebito beneficio economico conseguito dal pubblico dipendente. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la prova della falsità degli atti attestanti la presenza sul luogo di lavoro, deve tenere conto della mancata registrazione della presenza mediante badge o altri sistemi automatici di vidimazione, nonché dell'assenza della necessaria ulteriore sottoscrizione del direttore del dipartimento, elementi che, nel loro complesso, dimostrano la consapevolezza e la volontarietà della condotta fraudolenta posta in essere dal pubblico dipendente a proprio vantaggio economico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/12/2019 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VINCENZO TUTINELLI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. COCOMELLO ASSUNTA, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, co…

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