Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 43831 del 3 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:43831PEN

Massima

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Il falso attestato di reddito e di assenza di beni mobili e immobili, finalizzato all'indebita ammissione al gratuito patrocinio, integra un reato che non può essere considerato di particolare tenuità, in quanto la reiterazione di condotte penalmente rilevanti denota l'abituale propensione dell'imputato a infrangere la legge, escludendo così l'applicabilità della causa di non punibilità prevista dall'art. 131-bis c.p. La dichiarazione sostitutiva di certificazione, resa in modo mendace circa la propria situazione reddituale e patrimoniale, al fine di ottenere indebitamente il beneficio del gratuito patrocinio, costituisce un reato grave che lede il principio di solidarietà sociale e di equa ripartizione degli oneri pubblici, nonché la corretta gestione delle risorse destinate all'assistenza legale. Il giudice, nel valutare l'applicabilità della causa di non punibilità, deve tenere conto non solo della tenuità del fatto in sé considerato, ma anche della reiterazione di condotte illecite, che denotano una sistematica violazione della legge, incompatibile con la particolare tenuità del fatto. La tutela dell'integrità del sistema di assistenza legale gratuita, a garanzia dell'effettività del diritto di difesa, costituisce un interesse pubblico preminente che giustifica l'esclusione della non punibilità per particolare tenuità del fatto in caso di false dichiarazioni finalizzate all'indebito accesso a tale beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. TORNESI D. R. - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/05/2017 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELA RITA TORNESI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. FILIPPI PAOLA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la Corte di Appello di Messina confermava la pronuncia con la quale il Tribunale …

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