Cassazione penale Sez. V sentenza n. 857 del 10 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:857PEN

Massima

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Il soggetto che, pur essendo in una situazione di incandidabilità per una precedente condanna penale, sottoscrive una falsa dichiarazione attestante di non trovarsi in alcuna delle condizioni di incandidabilità previste dalla legge, commette il reato di falsità ideologica in atto pubblico di cui all'art. 483 c.p., non potendo invocare a propria scusa l'ignoranza della normativa in materia. Infatti, l'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza e volontarietà della falsa attestazione, a prescindere dalla conoscenza specifica delle norme che disciplinano i requisiti di candidabilità, essendo sufficiente la coscienza e volontà di compiere un atto contrario al vero. La valutazione della sussistenza dell'elemento soggettivo del reato rientra nella competenza dei giudici di merito, la cui motivazione non è sindacabile in sede di legittimità se esente da vizi logici e di metodo, non essendo consentito alla Corte di Cassazione un giudizio di merito. Pertanto, la mancanza di specificità del motivo di ricorso, che non tiene conto delle argomentazioni esposte nella sentenza impugnata, comporta l'inammissibilità del ricorso stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/05/2015 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 11/07/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. TOCCI Stefano, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza 26 maggio 2015 l…

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