Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal sig. Antonio Guarino avverso l'ordinanza del Comune di Napoli che ingiungeva la demolizione di opere edilizie abusive realizzate su un'area di sua proprietà, ha rilevato la cessazione della materia del contendere a seguito dell'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato da parte dell'amministrazione comunale. Tale annullamento, determinato dalla sussistenza di domande di condono edilizio sui manufatti abusivi ai sensi della legge n. 326 del 2003, ha posto fine ad ogni lesione subita dal ricorrente per effetto dell'originaria misura ripristinatoria. Inoltre, la rinuncia espressa alla domanda risarcitoria ha reso improcedibile tale richiesta per sopravvenuta carenza di interesse. Il Tribunale, pertanto, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere in relazione all'azione impugnatoria e l'improcedibilità in relazione all'azione risarcitoria, compensando parzialmente le spese di lite. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è la seguente: L'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo impugnato, determinato dalla sussistenza di domande di condono edilizio sui manufatti abusivi, comporta la cessazione della materia del contendere, ponendo fine ad ogni lesione subita dal ricorrente. Inoltre, la rinuncia espressa alla domanda risarcitoria rende tale richiesta improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.