Il provvedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune deve essere adeguatamente motivato, nel rispetto del principio di trasparenza e del diritto di difesa del privato interessato. L'Amministrazione competente, nel valutare l'impatto paesaggistico di un intervento edilizio, deve effettuare un'istruttoria approfondita, ponderando tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti, e fornire una motivazione congrua e logica che dia conto delle ragioni che hanno condotto all'adozione del provvedimento di annullamento. Il mancato rispetto di tali principi comporta l'illegittimità del provvedimento di annullamento per violazione di legge ed eccesso di potere. In particolare, l'Amministrazione deve: 1) Motivare adeguatamente il provvedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica, indicando in modo chiaro e puntuale le ragioni di fatto e di diritto che hanno condotto all'adozione del provvedimento, nel rispetto del principio di trasparenza e del diritto di difesa del privato interessato. 2) Effettuare un'istruttoria approfondita, valutando attentamente l'impatto paesaggistico dell'intervento edilizio e ponderando tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti, al fine di adottare una decisione congrua e proporzionata. 3) Fornire una motivazione logica e coerente che dia conto in modo esaustivo delle ragioni che hanno portato all'annullamento dell'autorizzazione paesaggistica, evitando lacune o contraddizioni. Il mancato rispetto di tali principi comporta l'illegittimità del provvedimento di annullamento per violazione di legge ed eccesso di potere, con conseguente annullamento dello stesso da parte del giudice amministrativo.