Il parere obbligatorio della regione interessata, previsto dall'art. 25, comma 2, del D.Lgs. n. 152/2006, costituisce un adempimento essenziale nel procedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA), la cui omissione determina l'illegittimità dell'intera procedura. Tale obbligo di acquisizione del parere regionale non si limita alle sole attività svolte nel territorio e nelle acque territoriali, ma si estende anche agli interventi realizzati sulla piattaforma continentale, in considerazione dell'unitarietà dell'ecosistema marino e delle potenziali interrelazioni con i territori costieri prospicienti, anche se esterni alla fascia di rispetto di 12 miglia marine stabilita dall'art. 6, comma 17, del medesimo decreto legislativo. Pertanto, l'omessa richiesta del parere della regione confinante, pur se l'intervento si colloca al di fuori della predetta fascia di rispetto, integra una violazione significativa della normativa di riferimento, tale da comportare l'annullamento degli atti adottati in assenza di tale adempimento.